3. Antonio Cafarelli

 

Carissimo Orlando,

 

ho ascoltato attentamente la tua intervista. Quello che dici sul raffronto tra i parassiti della sofferenza e il mettersi insieme per migliorarsi di quei cittadini-filosofi di una filosofia che non ammette leader mi richiama alla mente La Ginestra leopardiana. Il momento attuale in cui l’epidemia di corona-virus si espande e minaccia seriamente di decimare il mondo mette pesantemente in crisi quanti confidavano nelle magnifiche sorti e progressive dell’umanità e risveglia una resilienza filosofica realistica animata da una nuova consapevolezza di due verità semplicissime ma oscurate dai facili trionfalismi: innanzitutto la continuità-contiguità della scienza e della filosofia e poi il senso della morte come elemento essenziale del rapporto con la natura. Il vero rischio della filosofia è nel dogmatismo invisibile, nella apparente ovvietà di concetti che si danno per scontati, nella fuga rassicurante dallo stato di incertezza e di precarietà che caratterizza la dimensione umana. Recuperare la continuità-contiguità tra scienza e filosofia favorisce il processo di semplificazione, di eliminazione di sovrastrutture mentali e culturali che condizionano la riflessione filosofica e la allontanano dalla semplicità e dalla immediatezza che dovrebbero caratterizzarla. L’idea della morte, oggi, in questo stato di pandemia in espansione, si impone alla vista di chiunque e ci chiama a riflettere sul fatto che la morte è un elemento essenziale della realtà naturale, è una condizione necessaria dell’evoluzione, è un fenomeno naturale, e ci ricorda che non siamo i padroni della natura ma solo i suoi custodi temporanei. L’idea della morte come fatto naturale richiama alla mente l’idea di famiglia. Muoiono i singoli componenti della famiglia ma la famiglia continua la sua strada e quanti non ci sono più lasciano a quanti vengono dopo di loro l’eredità del frutto del loro lavoro, lasciano una casa, un pezzo di terra, un’attività avviata. Una logica del tutto analoga dovrebbe valere per l’umanità considerata una grande famiglia il cui patrimonio si trasmette e si arricchisce di generazione in generazione, un patrimonio innanzitutto di conoscenze scientifiche. Mi permetto di ricordare a questo proposito uno scienziato come Albert Bruce Sabin, lo scopritore del vaccino antipolio: «Tanti insistevano che brevettassi il vaccino, ma non ho voluto. È il mio regalo a tutti i bambini del mondo». A quanti gli chiedevano il perché del suo gesto rispondeva: «Mi è parso che uno specialista in virus come sono finito per diventare, abbia il dovere di usare le sue conoscenze per far del bene all'umanità». L’idea della morte come evento naturale non implica affatto che essa sia in ogni caso un evento naturale, ma porta a riflettere sul fatto che la morte e la sofferenza possono essere provocate da comportamenti irresponsabili sia a livello individuale che sociale. La riduzione di questi comportamenti spesso consapevoli, e ciò non ostante comunque attuati per scopi immediati ed effimeri, richiede la maturazione di una consapevolezza critica da parte di larghi strati della popolazione, in grado di influenzare i decisori politici, e qui torna in campo la riflessione filosofica che abitua al pensiero razionale e porta alla riflessione sull'agire concreto e sul suo valore morale, qui tornano in campo quei cittadini-filosofi che vogliono mettersi insieme per migliorarsi, per aumentare i propri livelli di consapevolezza e per farsi diffusori di consapevolezza e di senso critico, per mettere da parte le parole d’ordine e gli slogan in nome di un pensiero che si sviluppa in una libertà condivisa. 

 

Un abbraccio.

 

Antonio

Il nome di Karl Löwith è spesso associato ai suoi lavori di storia della filosofia e alla sua attività di "scepsi storiografica"  (segue)

Sezioni del sito

O. Franceschelli - Intervista su Karl Löwith

Karl Löwith - Treccani.it

Karl Löwith - New School Philosophy

Karl Löwith, Storia e natura. Scritti su idealismo e sinistra hegeliana, a cura di Flavio Orecchio, Castelvecchi, Roma, 2023.

Karl Löwith, Il cosmo e le sfide della storia, a cura di O. Franceschelli, Donzelli Editore, Roma, 2023.

S. Griffioen, Contesting modernity in the German secularization debat: Karl Löwith, Hans Blumenberg and Carl Schmitt in polemical contexts, Brill, Leiden, 2022.

Donaggio E., Karl Löwith: eine philosophische Biographie, tr. ted. di A. Staude con la collaborazione di M. Rottman, J.B. Metzler, Berlin, 2021.

Seconda edizione

Liebsch B., Verzeitlichte Welt: Zehn Studien zur Aktualität der Philosophie Karl Löwiths, J.B. Metzler, Berlin 2020.

Nuova edizione

Löwith K., Dio, uomo e mondo nella metafisica da Cartesio a Nietzsche, a cura di O. Franceschelli, Donzelli, Roma, 2018.

Karl Löwith, Sul senso della storia, a cura di M. Bruni, Mimesis, 2017.

Heidegger M., Löwith K., Carteggio 1919-1973: Martin Heidegger e Karl Löwith, edizione critica di A. Denker, a cura di G. Tidona, ETS, Pisa, 2017.

Fazio G., Il tempo della secolarizzazione. Karl Löwith e la modernità, Mimesis, Milano-Udine, 2015.

A. Tagliapietra, M. Bruni (a cura di), Le Rovine, ossia meditazione sulle rivoluzioni degli imperi, traduzione di M. Bruni, Mimesis, 2016.

Premio Nazionale Filosofia Frascati - 2016

Società Natura Storia. Studi in onore di Lorenzo Calabi, a cura di A. Civello, Edizioni ETS, 2016.

Azioni Parallele è una rivista on line a periodicità annuale, che continua in altre modalità la precedente ultradecennale esperienza di Kainós. La direzione di A. P. è composta da G. Baptist, A. Meccariello e

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09.09.2023